Il computer e la radio
Il radioamatore si è sempre avvalso delle nuove tecnologie. Del resto, una delle caratteristiche
che lo contraddistinguono è l'amore per il progresso della tecnica
(vedi il Codice del Radioamatore, punto 3).
Cito tra i tanti l'utilizzo della telescrivente (RTTY) e della televisione (SSTV),
con l'utilizzo di interfacce elettroniche, spesso autocostruite.
Già dai primi anni ottanta, con la diffusione degli Home Computer, il
radioamatore ha trovato modo di sfruttare queste tecnologie in combinazione con
il ricetrasmettitore. Storiche le controversie sulla rivista CQ Elettronica tra
i sostenitori del Sinclair ZX 80 (Antonio Ugliano, I8YZC) e del Commodore CBM C64 (Maurizio Mazzotti I4KOZ).
I climi diventavano spesso di sfida; a tale proposito vorrei ricordare che la sigla CBM
fu scherzosamente definita dai sinclairisti "Che Boiata Mamma".
I progetti spaziavano dalle interfacce hardware per porte parallele e seriali
(che su quei modelli di computer non esistevano) ai circuiti per interfacciare il computer
alla radio, ai software di ogni genere (per l'apprendimento del codice Morse, per il dimensionamento
delle antenne e di bobine, per agevolare le conversioni tra unità di misura, per il controllo dei
collegamenti radio effettuati, per lo studio della propagazione, per la ricezione di RTTY,
per il rilevamento di isure, per trasformare il computer in oscilloscopio...).
La rapida diffusione del Personal Computer IBM ha portato
i radioamatori ad una rapida adozione di questo modello, molto più flessibile e potente,
che permetteva addirittura la completa gestione del ricetrasmettitore mediante apposite interfacce.
I software si diffondono sempre più rapidamente, e anche le tecnologie cambiano.
L'adozione del Packet Radio, alla metà degli anni ottanta, per collegare in rete più ricetrasmettitori
utilizzando il protocollo AX.25 (versione radioamatoriale del protocollo X.25) permise di
scambiare messaggi testuali con rendimenti migliori della telescrivente (mentre la telescrivente
trasmetteva un carattere alla volta, il Packet Radio sfruttava pacchetti di informazioni, con
aggiunta di caratteri di controllo che permettevano di effettuare una verifica del messaggio ricevuto).
Il Packet Radio permetteva inoltre l'invio e la ricezione di software. Per collegarsi al trasmettitore
occorreva un terminale: niente di meglio del computer, che si poteva già reperire nel mercato dell'usato
e adattare con poca spesa aggiungendo un adattatore esterno (denominato Terminal Node Control - TNC).
Si potrebbe pensare che questo comportamento ha poco a che fare con la passione della radio, ma fin
dagli inizi fu visto con lungimiranza come un sistema per fornire comunicazioni rapide
da utilizzare in caso di calamità in alternativa ai sistemi tradizionali.
L'avvento poi del PSK31, alla fine degli anni novanta, ha rivoluzionato ulteriormente il
mondo radioamatoriale: la possibilità di effettuare colleamenti radio utilizzando una sorta di
chat testuale, caratterizzata da minore sensibilità ai disturbi, requisiti di potenza inferiori
(poche decine di watt bastano per coprire tutto il mondo),
maggior numero di comunicazioni contemporanee, ha aumentato le possibilità comunicative.
L'introduziuone dell'APRS (Automatic Position Reporting System), sistema di localizzazione
geografica tramite radio del tutto simile al GPRS, permette di tracciare la posizione
geografica di un radioamatore su una mappa geografica, la visualizzazione di informazioni meteo e
altro ancora.
I sistemi eQSO e Echolink permettono di effettuare collegamenti radioamatoriali tramite computer, senza
utilizzare la radio: alcuni computer della rete Internet sono collegati a dei ricetrasmettitori che
fanno da ponte tra la rete Internet e l'etere. La comunicazione avviene via voce. Naturalmente la
comunicazone è permessa ai soli radioamatori autorizzati, provvisti di licenza.
Ultimamente sta facendo la sua comparsa nei computer radioamatoriali il sistema operativo Linux:
il software esiste già da tempo, ma l'instabilità dei sistemi Microsoft e la curiosità dei
radioamatori, spinti anche dal desiderio di dare nuova vita a vecchi computer, ha portato
allo sviluppo di nuove applicazioni anche per questo ambiente.
IZ4BBD - Maurizio Grillini (20/06/2004 - ultimo aggiornamento: 17/06/2005)
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